Comprendono circa 4300 specie di api di dimensioni molto variabili, diffuse in tutti i continenti. In Italia la maggior parte delle specie appartengono a due generi, Halictus e Lasioglossum, le cui femmine sono riconoscibili perché presentano un solco longitudinale – detto “rima” – nella parte terminale dell’addome. Sono api di colore solitamente scuro, ma molte specie presentano una livrea metallica. Nidificano nel terreno e presentano varie forme di socialità, da solitarie con aggregazioni di nidi fino a colonie presociali (femmine fertili che condividono il nido) o eusociali (con divisione in caste).

Le specie del genere Halictus hanno mediamente dimensioni maggiori di Lasioglossum, da cui si differenziano per la presenza di bande di peli sia nella parte distale che in quella prossimale dei tergiti (solo distale in Lasioglossum).

Le specie del genere Sphecodes sono tutte cleptoparassite, cioè rubano i nidi costruiti da altre api, in particolare altri Halictidae. Hanno tutte torace di colore nero e addome in parte o totalmente rosso e glabro. In alcune specie i maschi sono completamente neri.

Il genere Systropha comprende api di dimensioni medio grandi con corpo nero e peluria grigia. Le femmine hanno apparati di raccolta del polline in tutto l’addome, mentre i maschi si distinguono per l’estremità delle antenne ripiegata a triangolo. Sono oligolettiche sui fiori del genere Convolvolus.

Colletidae, Andrenidae, Melittidae, Megachilidae, Apidae.